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Sono tante le storie che la Riserva può raccontare, da quella delle acque che la solcano (cascate, fiumi, torrenti) a quella delle acque che in essa “lavorano” (centrali idroelettriche, antichi mulini e vecchi lavatoi), da quella degli alberi che ne trattengono il suolo a quella degli alberi che nascondono nidi e tane, e a quella dei rami che nei secoli sono stati trasportati a dorso di mulo e che hanno scaldato le popolazioni della montagna. Storie di persone e di mestieri, di sapori a volte dimenticati e di saperi scomparsi…cento storie da raccontare e da scoprire…seguendo i percorsi tematici:
Cento …spruzzi: l’acqua
Le acque pulite sono sempre più scarse e poterne disporre è sempre più costoso. In molte regioni del mondo l’acqua non è abbastanza, in altre è inquinata.
Più di un terzo della popolazione mondiale vive in paesi considerati “ad emergenza idrica”.
Nella nostra Riserva le numerose e abbondanti sorgenti del torrente Lo Schioppo garantiscono acque di elevata qualità e un ambiente montano di grande pregio, luogo ideale per svolgere attività didattiche finalizzate a favorire una maggiore consapevolezza sull’uso sostenibile della risorsa acqua.
Finalità ed obiettivi: Il percorso proposto intende educare al concetto di “risorsa naturale” come risorsa finita sviluppando l’attenzione all’impatto che i comportamenti umani hanno sull’ambiente.
I laboratori intendono responsabilizzare i ragazzi alla gestione e all’uso efficiente delle risorse idriche a partire anche dai singoli gesti che ciascuno di noi compie quotidianamente, promuovere un uso dell’acqua sostenibile fondato sulla protezione della risorsa a lungo termine.
Cento …occhi: il paesaggio
I boschi hanno più spazio nei luoghi in cui l’uomo non può coltivare: pendii, pietraie, terreni franosi. Le città non sono disposte a caso: affiancano le sorgenti d’acqua, cercano solide rocce per le fondazioni e la difesa. I boschi hanno più volte ricoperto e abbandonato questi monti, sostituiti da pascoli e coltivazioni; e così anche gli abitati, nelle fasi storiche in cui era difficile difendersi nei fondo-valle, sono saliti in alto, per poi ridiscendere nei periodi più tranquilli. Tutto cambia ma ogni cambiamento lascia tracce che si sovrappongono alle precedenti. Un paesaggio però non è solo un insieme di elementi concreti: rocce, vegetazione, animali, paesi, colture, pascoli; esso è anche legato alla percezione, a come noi lo vediamo e rappresentiamo. E la percezione che ne hanno i suoi abitanti è diversa da quella che ne hanno quegli uomini che sono di passaggio, “esterni” ad esso: letterati, scienziati, militari, pellegrini, viaggiatori. Questi punti di vista diversi creano per ogni paesaggio una immagine complessa e a volte mitica.
Finalità ed Obiettivi: Il percorso intende suggerire chiavi di lettura per decodificare i “segni” del paesaggio inteso come un complesso sistema di relazioni tra risorse naturali e usi che le comunità locali ne hanno fatto nel tempo. Favorire la capacità di analisi e comprensione dei luoghi, recuperare il patrimonio di conoscenze sulle varietà locali non più presenti in coltivazione ma di cui si è conservata la memoria, indagare le connessioni esistenti tra il patrimonio agri- colo e gli usi, le tradizioni e la cultura popolare locale sono i principali obiettivi del percorso.
Tessere della Natura: la biodiversità
Un ecosistema viene definito come un sistema aperto, con struttura e funzione caratteristica determinata da:
- flusso di energia
- circolazione di materia tra componente biotica e abiotica. Attraverso le reti alimentari, la materia inorganica viene poi utilizzata come fonte di energia dagli organismi eterotrofi, entrando così in circolo nell’ ecosistema.
Finalità ed obiettivi:
Sensibilizzare gli utenti sull’importanza degli ambienti naturali, della biodiversità e delle aree protette come strumenti di tutela delle specie e degli habitat che rischiano di scomparire. Favorire la conoscenze delle relazioni indissolubili che esistono tra il mondo dei viventi e l’inorganico, spesso infatti non è immediata la percezione della stretta dipendenza che esiste tra una tipologia di suolo e una pianta specifica, o tra la pianta e l’animale che dipende strettamente da essa per l’alimentazione.
I COSTI
Il costo per il campo scuola è di € 150,00 a bambino per un gruppo massimo di 18 alunni e 2 accompagnatori e comprende:
- la pensione completa;
- le attività laboratoriali per tre giorni;
- le visite didattiche;
- l’ingresso all’Ecomuseo e alla Riserva;
Per il pernottamento verrà il Rifugio lo Schioppo.
Per ulteriori informazioni, chiarimenti, e per le prenotazioni contattare:
Riserva Naturale Zompo lo Schioppo
Coop.Dendrocopos
Tel. 0863.978809
email: info@schioppo.aq.it
EQUIPAGGIAMENTO
Zaino, scarponi da montagna, capi adatti anche per tempera- ture più basse, mantellina per la pioggia, macchina fotografica, binocolo, taccuino, matita, penna, colori.