Riserva Zompo lo Schioppo

Le praterie

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gli ambienti della riserva

un paesaggio
estremo

Un paesaggio quasi estremo, dove la scarsa disponibilità di acqua e suolo ostacola la sopravvivenza di grandi alberi ma che è comunque un ambiente ricco di vita e biodiversità per la grande presenza di arbusti, specie erbacee e animali che vi trovano rifugio e nutrimento.

gli ambienti della riserva

La flora
delle praterie

Le praterie d’altitudine sono ambienti unici caratterizzati dalla massiccia presenza del Ginepro prostrato che crea macchie tondeggianti di verde intenso tra le rocce. 

In alta quota sopra il limite della vegetazione arborea (mediamente al di sopra dei 1800-1900 m s.l.m.) si trova la maggior parte delle praterie dominate da graminacee, soprattutto Festuca e Sesleria tenuifolia, Pulsatilla alpina, Armeria canescens, Carex kitaibeliana e, tra le specie endemiche (ovvero esclusive di questo territorio), sono comuni il Cynoglossum magellense e la Gentiana dinarica.

Nella fascia di transizione tra il limite superiore del bosco e le praterie si insediano i cespuglieti sopramontani con presenza di Ginepro nano (Juniperus alpina), di Uva d’orso (Arctostaphylos uva-ursi), e specie erbacee come l’Erba Tora (Ranunculus thora) ed Hypericum richeri. Alle quote più alte del monte Ortara si trova anche il raro Sorbo nano (Sorbus chamaemespilus) che talvolta deborda sui macereti.

gli ambienti della riserva

La fauna
delle praterie

I Ginepri, insieme alle rocce fessurate, offrono rifugi ad artropodi e piccoli mammiferi dalle intemperie e dai predatori, come la Vipera (Vipera aspis). Le rocce e le vette più alte sono i luoghi dove si riproducono alcune rare specie di uccelli appenninici, tra cui il Picchio muraiolo Tichodroma muraria e il Fringuello alpino Montifringilla nivalis, il Gracchio alpino Pyrrhocorax graculus e il Gracchio corallino Pyrrhocorax pyrrhocorax che fanno riecheggiare il loro richiamo acuto tra le guglie rocciose del Peschio delle Ciavole, e  aree di caccia degli uccelli rapaci come il Gheppio (Falco tinnunculus) riconoscibile per il suo singolare volo a “spirito santo” e dell’Aquila reale. Le praterie d’altitudine sono anche il regno incontrastato della Lepre e della Coturnice Alectoris graeca saxatilis. In prossimità dei ramneti è possible, con un po’ di fortuna, avvistare l’Orso Ursus arctos marsicanus.

Se sei un viaggiatore che vuole davvero esplorare e vivere l’ambiente, allora il Turismo responsabile della Riserva fa per te: un nuovo, più etico e coinvolgente modo di intendere la visita del territorio che regala esperienze uniche ed emozionanti, in totale armonia con la natura.