Riserva Zompo lo Schioppo

Ambient’arti

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uno spettacolo
di territorio

In questi anni la Riserva, l’Amministrazione di Morino, insieme ad Associazioni, cittadini, al Teatro Lanciavicchio e Teatri dei Marsi ha elaborato e realizzato un progetto di Drammaturgia del Luogo utilizzando il teatro come strumento di analisi, conoscenza e comprensione del territorio.

Il teatro è diventato anche il tempo e lo spazio per restituire al territorio stesso le sue storie e i suoi personaggi, e per riscoprire un luogo – Morino Vecchio – e riavvicinarlo ad un legame emotivo con la popolazione. Tutto questo è stato realizzato attraverso percorsi di scrittura, campus e laboratori teatrali sulle arti dello spettacolo, l’organizzazione del Festival Ambient’Arti e soprattutto attraverso le interviste agli anziani del luogo.

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Oltre
i confini

Nel corso degli anni il progetto è uscito anche dai confini del comune per contaminare altri territori, nel 2018 Ambient’arti è stato realizzato in collaborazione con il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, nel 2023 il progetto coinvolge tutta l’Area Interna della Valle Roveto, Valle del Giovenco, Vallelonga e prova a rafforzare un coordinamento di esperienze artistiche e culturali già radicate nei territori. Il progetto è stato attivato da un ampio partyenariato coordinato dalla DMC Marsica con i contributi previsti dalla Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI), gestiti dal GAL Marsica.

AMBIENT’ARTI  ha ricevuto:

  • il primo premio nazionale “Cultura di gestione” da Federculture come progetto di comunicazione innovativo grazie all’utilizzo del teatro – anno 2005;
  • l’OSCAR dell’ECOTURISMO Fiera BTO da parte di Legambiente e Federparchi – anno 2017.
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Storia e storie
di queste terre

Con il gruppo di cittadini- attori di Morino e Grancia si sono realizzati percorsi di studio e di approfondimento della storia e delle tradizioni del paese attraverso le storie e gli elementi raccolti oralmente, che sono stati poi sottoposti a rielaborazione narrativa e drammaturgica e restituite alla popolazione stessa in una grande festa. Insieme abbiamo affrontato il tema del Viaggio e dell’Emigrazione, della Modernità nella Valle, dei Riti e Pratiche contadine legate ai cicli stagionali, del Cibo e del Matrimonio, del Terremoto e del Bosco.

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CRONISTORIA

Fin dal 2000 le iniziative organizzate nel Borgo di Morino vecchio hanno coinvolto diverse discipline artistiche, coniugando attività di formazione diretta ai giovani e ai cittadini del luogo con eventi artistici.In collaborazione con Atelier Ambulant d’Architecture è stato organizzato il Cantiere internazionale A.A.D.A. al quale hanno partecipato numerosi giovani tra i 16 e i 25 anni. Nell’ambito del progetto sono state presentate performance teatrali.

Le attività di formazione sono state ampliate con la costituzione dei Campus di formazione per attori, diretti dal Teatro Lanciavicchio e indirizzati a giovani provenienti da diversi paesi dell’Unione Europea e a giovani del territorio; il laboratorio teatrale e lo spettacolo conclusivo sulle rovine abbandonate sono stati realizzati sui testi I Giganti della Montagna di Pirandello e Le città invisibili di Calvino.
Contemporaneamente è stato avviato dal Lanciavicchio un laboratorio teatrale con gli abitanti di Morino sulla conservazione e divulgazione della memorie e delle tradizioni locali, che ha avuto come esito uno spettacolo sulle memorie del territorio e il tema del brigantaggio .

All’interno del progetto Agenda 21 locale realizzato dalla Riserva Zompo lo Schioppo e il Comune di Morino, è stato organizzato il percorso teatrale Castelli d’aria diretto ad associazioni scolaresche e gruppi attivi sul territorio, sul tema della memoria e dell’identità territoriale.

Le attività di formazione teatrale condotte dal Lanciavicchio hanno coinvolto anche i bambini dei Morino e Grancia e bambini ucraini (ospitati dalla Riserva Zompo lo Schioppo) nel laboratorio di comunicazione non verbale, e nello spettacolo finale; il Campus di formazione per giovani attori è stato incentrato sul lavoro dell’attore nello spazio scenico naturale in relazione al tema della memoria e su testi tratti da ‘Edipo Re’ di Sofocle e autori contemporanei.
Il gruppo Atelier Ambulant d’Architecture ha realizzato per l’evento suggestive installazioni artistiche.
Il grande evento collettivo finale sulle rovine del Borgo Vecchio di Morino ha coinvolto circa settanta persone tra attori, registri, scenografi, bambini, musicisti, cittadini e allievi del laboratorio teatrale.

È stato attivato il laboratorio di scrittura creativa Pre…Visioni di scena, condotto da Lanciavicchio e diretto ai giovani della redazione della rivista ‘Terre’;l’intero percorso ha portato alla creazione di un testo teatrale originale scritto a più mani che ha condensato in ogni pagina immagini, parole, riflessioni e divagazioni sul processo di riappropriazione della memoria storica e autobiografica del territorio.

In collaborazione con la Riserva Zompo lo Schioppo sono state organizzate escursioni e osservazioni astronomiche.

Tra le attività formative, oltre al Campus teatrale sono stati organizzati laboratori riguardanti l’osservazione del Sole e la costruzione di meridiane a cura di Ad’A Atelier Ambulant d’Architecture ,e la costruzione della carta a cura di docenti dell’Accademia di Belle Arti di Roma.

Sono stati presentati gli spettacoli: Concerto Banda di Morino, Tristano e Isotta di Andrea Brugnera, L’appeso della Compagnia Corona, Aquarum del Teatro Lanciavicchio, Sciopero, con musiche di Yo Yo Mundi e concerti musicali.

Il Festival Ambient’Arti è stato strutturato in tre giornate di festival nel Borgo di Morino Vecchio e in momenti di formazione che hanno preceduto le giornate del Festival. Il Campus di formazione per attori e giovani del territorio, al quale hanno partecipato insegnanti di diverse zone d’Italia, Orvieto, Rom , Milano è stato condotto  dagli operatori del Teatro Lanciavicchio.

Nell’ambito del Festival Ambient’Arti 2005 è stato organizzato il convegno Gulliver è stato a Lilliput, esperienze dei piccoli comuni a confronto per disegnare futuri possibili.
Nelle serate del Festival sono stati presentati gli spettacoli Parata notturna del Teatro Pothlac di Fara Sabina, Mai più crociate ovvero l’avventurosa storia di Riccardo Cuor di Cavallo del Teatro Lanciavicchio e Angelica, di Andrea Cosentino.
Dal progetto di “drammaturgia del luogo”, un percorso di ricerca antropologica per ricostruire e divulgare il patrimonio di memoria e tradizioni del passato, è nato l’evento teatrale Tempi di cottura… cucinando la memoria, cene spettacolo con attori/servitori i cittadini di Morino e Grancia; alla cena spettacolo allestita nel magnifico scenario del borgo vecchio di Morino, dove alla degustazione di prodotti e piatti tipici si unisce il racconto delle tradizioni locali, hanno partecipato circa 500 persone per tre sere consecutive.
Nel medesimo anno si è realizzato un laboratorio teatrale per bambini, che ha portato alla realizzazione di uno spettacolo teatrale allestito nello scenario di Morino Vecchio, una riflessione sul tema del cibo e dell’alimentazione.

Il Festival Ambient’Arti ha previsto l’accoglienza di Carovante Carovana Teatrante con tutto il suo seguito di 15 musicisti, attori e registi e film maker, che hanno animato il territorio con spettacoli e momenti di ricerca legati alle tradizioni locali, con il pieno coinvolgimento delle popolazioni locali. Il Festival Ambient’Arti è diventato quindi itinerante: dal Borgo di Morino vecchio alcuni spettacoli legati al tema della memoria e al bosco sono stati dislocati oltre che nel paese di Morino, anche nelle frazioni di Grancia e Rendinara.
Sono stati realizzati 3 Laboratori per bambini sulla costruzione di pupazzi giganti in gommapiuma.
Il Laboratorio teatrale con i cittadini di Morino ha portato alla realizzazione dello spettacolo L’Albero storto: nel bosco della memoria, sul tema del bosco: i lavori e i ricordi, le leggende e le storie.

L’evento è stato aperto dall’Orchestra Sinfonica Abruzzese diretta dal Maestro Roberto Molinelli. Il programma ha compreso la presentazione del libro Storie di Rendinara di Domenico Falcione, la proiezione del documentario Le radici del Futuro la comunità di Morino racconta, con interviste ai cittadini di Morino.
I cittadini di Morino e Grancia, sotto la direzione del Lanciavicchio, hanno presentato lo spettacolo Rose e Rosari. Riti individuali e collettivi, autobiografia di un territorio e la sua gente, all’interno di un’area naturale della Riserva Zompo Lo Schioppo. Lo spettacolo dei cittadini è stato poi replicato a Morino nella Piazza Principale e a Rendinara, sempre unito alla visione del documentario.
In chiusura degli eventi, il 31 agosto è stato organizzato il convegno Drammaturgia del luogo, enti teatrali , compagnie e istituzioni a confronto, seguito il 1 settembre da spettacoli teatrali e performance artistiche nel Borgo di Morino Vecchio.

Se sei un appassionato di storie e di territori raccontati in modo creativo e coinvolgente, allora l’Ecomuseo della Riserva fa per te: un centro visita sempre vivo e pulsante che accoglie ogni anno scuole e turisti alla ricerca di un modo nuovo di leggere la natura degli ambienti e della gente.