Riserva Zompo lo Schioppo

Le rupi

Content Image
gli ambienti della riserva

creste
e burroni

L’orografia accidentata e le notevoli discontinuità di profondi burroni e picchi di roccia calcarea caratterizzano le rupi della riserva. Un ambiente eterogeneo che varia al variare delle quote, dell’esposizione, dell’acclività. Rupi umidissime e stillicidiose, come quelle prossime alla cascata, e rupi di quota che delimitano il profilo di questi monti con il cielo, esposte alle basse temperature e ai forti venti.

gli ambienti della riserva

La flora
delle rupi

La vegetazione delle Rupi è piuttosto eterogenea e varia a seconda dell’altitudine, della pendenza, dell’umidità e illuminazione. L’orografia accidentata è tale che spesso il manto erboso, o il bosco stesso, sono interrotti da notevoli discontinuità, come profondi burroni o improvvisi picchi di roccia calcarea.

Alle quote maggiori è abbastanza frequente la Primula Orecchia-d’orso (Primula auricula), talora accompagnata dalla rara Campanula tanfanii e dalla Sesleria tenuifolia. In basso, sono più comuni Globularia meridionalis e Campanula fragilis subsp. cavolinii. e si trovano anche alcuni arbusti nani, tra cui il caratteristico Rhamnus pumilus. Non mancano tuttavia, fino a quote relativamente alte, anche specie arboree. Per esempio, sopra la cascata, alla sua destra orografica, si trova una bella popolazione di Pinus nigra mentre a destra della stessa, il Leccio (Quercus ilex) diviene quasi esclusivo.

Un discorso a parte meritano pure le rupi umidissime e stillicidiose che occupano notevoli superfici nella Riserva. Ad altitudini anche molto elevate (per esempio sull’Ortara), alcune ampie nicchie di origine carsica, ospitano specie rarissime e relitte, come Asplenium viride e la rarissima Aquilegia magellensis.

A quote decisamente più basse (intorno ai 700 m s.l.m.), si sviluppano gli impressionanti dirupi della cascata, spesso perpendicolari o a pendenza superiore a 90°, su cui crescono Potentilla caulescens, Parnassia palustris e l’Erba-unta (Pinguicula vulgaris L.).

gli ambienti della riserva

La fauna
delle rupi

Al riparo tra le pareti rocciose costantemente umide e inaccessibili vive stabilmente il Picchio muraiolo Tichodroma muraria, una specie dai colori sgargianti ma difficile da avvistare. Le cascatelle, i rivoli e i piccoli specchi d’acqua che si susseguono offrono condizioni ideali al Merlo acquaiolo Cinclus cinclus che condivide questi ambienti con la Ballerina gialla Motacilla cinerea.

Se sei un viaggiatore che vuole davvero esplorare e vivere l’ambiente, allora il Turismo responsabile della Riserva fa per te: un nuovo, più etico e coinvolgente modo di intendere la visita del territorio che regala esperienze uniche ed emozionanti, in totale armonia con la natura.